#TuCosaLeggi: 10 libri su donne e femminismo per smettere di sentirvi sole


1) Bastava chiedere! Dieci storie di femminismo quotidiano

 Emma


Il problema è che siamo stati condizionati sin dall’infanzia a vivere in una società in cui le nostre madri si facevano carico dell’intera gestione domestica”

In questo libro, la fumettista francese Emma, illustra attraverso dei fumetti, ironici ma non troppo, il significato del “carico mentale”, quel fenomeno in cui tutte le incombenze riguardanti la gestione della casa e della famiglia vengono delegate esclusivamente alle donne, che ogni giorno devono eseguire un difficile numero da equilibriste, in tutti gli ambiti della vita: familiare, sociale e professionale.

2) Sei donne che hanno cambiato il mondo

Gabriella Greison

"Quando l’idea è davvero grande, cambia per sempre la storia del mondo e il futuro delle persone

Sei storie magnifiche, non sempre allegre e non sempre a lieto fine, perché sono racconti veri, di successi e di fallimenti. Ma è grazie a queste icone della scienza novecentesca e al loro esempio che abbiamo avuto poi altre donne, che hanno fatto un po’ meno fatica a farsi largo e ci hanno regalato i frutti del loro sapere e della loro immaginazione. Dietro di loro sempre più donne si appassionano alla scienza, e un domani, in numero sempre maggiore, saranno libere di regalarci il frutto delle loro brillanti intelligenze.

3) Manuale per ragazze rivoluzionarie

Giulia Blasi


"Il trucco è questo: agire in maniera preventiva, e non reagire; agire a favore di qualcosa, e non contro qualcuno”

In questo saggio profondo ed elettrizzante Giulia Blasi analizza con spietata lucidità le situazioni che le donne oggi quotidianamente vivono e offre, in una seconda parte pratica del libro, consigli concreti per mettere in atto un femminismo pieno di ottimismo e spirito di collaborazione che possa rendere tutti più sereni, rispettosi, appagati e felici. Anche gli uomini. 

4) Leggere Lolita a Teheran

Azar Nafisi

"Il problema non era il velo in quanto tale, ma la libertà di scelta. Mia nonna si era rifiutata di uscire di casa per tre mesi, quando altre leggi l’avevano costretta a toglierselo. Io sarei stata altrettanto tenace nel mio rifiuto di portarlo. Non sapevo che di lì a poco quel rifiuto avrebbe potuto costarmi il carcere, la fustigazione o addirittura la vita”

E’ la fine degli anni ’70 a Teheran e nascere donna significa non poter mostrare il volto senza velo, ridere o truccarsi, perché ritenuti atteggiamenti sessuali, ma vuol dire anche non poter leggere i grandi classici della letteratura, considerati specchi dell’empia cultura occidentale. Ed è così che Azar Nafasi, autrice del libro e al tempo professoressa di letteratura inglese, decide di dare le dimissioni e creare nel suo salotto un seminario di letteratura clandestino composto da sole donne. Durante le ore trascorse insieme, le ragazze riscoprono la loro libertà di esprimersi, le loro personalità e il loro essere donne.

5) Nessuna causa è persa

Cathy La Torre


Marielle Franco, consigliera comunale di Rio de Janeiro, femminista, nera, attivista, bisessuale, uccisa a trentanove anni in un agguato proprio a causa delle sue battaglie contro la violenza della polizia nelle favelas, quando le chiedevano: «Perché fai quello che fai?», rispondeva: «Io sono perché voi siate»

Ancora oggi, incarnare una diversità è spesso motivo di violenze ed aggressioni. E se da una parte c’è un’ampia fetta di società che spinge per l’approvazione di leggi a favore dell’integrazione e dell’inclusione, dall’altra c’è sempre chi è pronto a metterle in discussione, minando alla base dei diritti civili e sociali e legittimando di fatto la violenza. Cathy La Torre nel suo libro vuole dare un volto alle storie che si nascondono dietro a queste ingiustizie.

6) Una donna può tutto

Ritanna Armeni

"La straordinaria storia delle streghe finirà per essere un episodio come tanti della Grande Guerra Patriottica? […] Avevo l’impressione che sarebbe andata così e questo mi rattristava. […] Mi confermava che le donne possono essere tradite dalla Storia, anche quando ne hanno preso parte attivamente e hanno combattuto per darle un corso”

Era il 1941 quando un gruppo di ragazze sovietiche, in sella a dei fragili biplani, mostrano il loro coraggio guadagnandosi un ruolo di primo piano nella battaglia contro il Terzo Reich. Ma la guerra che combattono non si svolge solo nei cieli, ma anche nei corridoi del Cremlino, nei lunghi mesi di addestramento e nella continua riproposizione di una memoria al maschile che le vorrebbe cancellare. La loro battaglia, ancor prima che con i Tedeschi, è contro il pregiudizio e la diffidenza dei loro compagni, e il loro obiettivo, l’emancipazione e la parità ad ogni costo.

7) Il sesso inutile

Oriana Fallaci

"Nel paesi mussulmani nessun uomo ha mai nascosto la faccia sotto un lenzuolo per uscir nelle strade – scriveva. In Cina nessun uomo ha mai avuto i piedi fasciati e ridotti a sette centimetri di muscoli atrofizzati e di ossa rotte. In Giappone nessun uomo è mai stato lapidato perché la moglie ha scoperto che non era vergine” 

Così è cominciato questo suo viaggio dall’India al Pakistan, all’Indonesia alla Cina fino a New York. Un viaggio che l’ha portata a scrivere un reportage memorabile sulle donne da lei incontrate, spose bambine, donne con i piedi fasciati, geishe, dottoresse, matriarche, donne in carriera, madri, figlie, schiave.

8) Dovremmo essere tutti femministi 

Chimamanda Ngozi Adichie

C'è chi chiede: "Perché la parola 'femminista'? Perché non dici semplicemente che credi nei diritti umani, o giù di lì?" Perché non sarebbe onesto. Il femminismo ovviamente è legato ai diritti umani, ma scegliere di usare un'espressione vaga come ‘diritti umani’ vuol dire negare che il problema del genere riguarda le donne e non l'essere umano in generale.


9) Fiore del deserto

Waris Dirie


"La mia speranza è che un giorno le donne non debbano più subire violenze, sperando che un giorno in Somalia la mutilazione genitale femminile sia dichiarata illegale e affinché il mondo possa diventare un luogo sicuro per le donne"

Waris ha cinque anni e vive in Somalia quando subisce la barbarie dell’infibulazione. Subito dopo suo padre la promette in sposa a un uomo di sessant’anni, in cambio di qualche cammello. Lei non ci sta e grazie all’aiuto di una zia fugge a Londra. I primi anni lavora come domestica, poi pulirà i pavimenti per McDonald’s. Il suo successo arriva con la proposta da parte di un fotografo di iniziare a posare, ciò darà inizio alla sua fortunatissima carriera di fotomodella.

Waris ha trovato il coraggio di raccontare la sua storia, straordinaria testimonianza di ribellione e di riscatto, fonte di ispirazione per milioni di donne che hanno vissuto le sue stesse violenze. Oggi è portavoce ufficiale di Face to Face, la campagna dell’ONU contro le mutilazioni genitali femminili e nel 2002 ha creato la fondazione Desert Flower Foundation.

10) Mille splendidi soli

Khaled Hosseini

Imparalo adesso e imparalo bene, figlia mia. Come l'ago della bussola segna il nord, così il dito accusatore dell'uomo trova sempre una donna cui dare la colpa”


Il romanzo è ambientato in Afghanistan durante il periodo di guerra, tra la fine degli anni ’70 e il 2003. Ciò che l’autore vuole raccontare è la difficile condizione di vita delle donne afghane, e lo fa attraverso gli occhi di due ragazze con origini geografiche e culturali molto diverse, ma i cui destini finiscono per intrecciarsi. Sono due ragazze costrette a sopportare violenze, proibizioni, sfruttamenti e che rappresentano un po’ l’emblema della dura realtà che spetta a tutte le donne di questo Paese.

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